GLI ESPERTI DI RELIGIOSITA' - 1

 

Il panorama degli esperti di sette italiano è davvero desolante.

Al giorno d'oggi spuntano fuori questi personaggi come funghi nel sottobosco, dove in una notte diventano magnifici "porcini".Non mi sono mai ritenuta una "grande esperta di sette", anche se per certi versi e solo per alcuni gruppi, lo sono diventata se non altro a forza di anni e anni di studio, di lavoro, di passione e di ascolto.

Negli anni mi sono avvicinata a molti di questi mondi (perché ogni gruppo è un mondo a sé): a volte di striscio e per pochi giorni, a volte invece per mesi e mesi dedicati al loro approfondimento. Ad alcuni gruppi sono persino arrivata a fare in un certo senso paura, temendo ripercussioni da parte mia di chissà quale tipo e con chissà quali sotterranee connessioni con i cosiddetti "poteri forti". Questo può anche essere interessante, in quanto credo che si faccia paura nella misura in cui si lavora bene e si ottengono risultati (anche se piccoli e sconosciuti). Ma non ho mai ricevuto finanziamenti dallo Stato, dalla Chiesa Cattolica, dagli Enti pubblici o privati, e neanche dallo zio d'America.

Nonostante ciò credo in ciò che faccio e cerco di lottare a modo mio per la verità e per la libertà (mia e altrui). Sono cattolica praticante, con una scelta fatta da adulta e questo non mi ha più permesso di sentirmi tranquilla in un mondo chiuso a mio solo scopo personale ma, avendo io sperimentato un senso di profonda verità e libertà, non ho potuto tacere per far sì che anche altri godessero degli stessi motivi, pur rispettando le diverse scelte religiose.

Chi ha avuto a che fare con me sa benissimo e può testimoniare che non ho mai chiesto a nessuno di diventare cattolico, se aderiva ad altra convinzione religiosa. Solo nel caso qualcuno me lo abbia esplicitamente chiesto, ho fatto un pezzo di cammino insieme a lui.

Dico questo perché molti, anche se non tutti, i novelli esperti di sette, emergono solo grazie agli allarmi sociali lanciati, dicendo sostanzialmente quello che la gente vuole sentirsi dire, per aver un capro espiatorio sul quale buttare le proprie inadeguatezze e frustrazioni.

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