PERSECUZIONE 5 - ANNO 2009
Se
è vero che alcune di queste persecuzioni rientrano nella storia di qualche anno
fa, è vero che le conseguenze di detti fatti, sono tuttora in corso e lasciano
senza fiato.
Grande è per esempio l'opera di tentata denigrazione nei miei confronti su
alcuni blog, dove persone, perlopiù a me sconosciute, ma tutte con la medesima
provenienza o legame, si divertono a postare scritti su varie situazioni da me
subìte grazie all'instancabile opera meritoria della mia ex amica.
E' strano come io abbia sempre continuato a definirla amica, seppure ex ora, e
come lei invece non mi abbia mai appellato tale, dopo essere stata sempre mia
ospite, mangiato, bevuto, dormito e condiviso molti momenti della mia famiglia.
Ma questa è un'altra storia.
Tornando al discredito, continuo a pubblicare alcuni DOCUMENTI che chiariscono
la mia posizione e quanto siano state false le accuse della mia ex amica.
Visto che poco tempo fa sono uscite illazioni su un blog riguardo i beni delle mostre sulla magia commerciale che ho effettuato e che sono stati oggetto di cause civili, delle quali una ancora in corso, mi è venuto in mente di pubblicare le due lettere che l'ARIS Veneto, primo fautore della mostra, ha inviato a entrambe per cercare di chiarire un po' la posizione.
Rendo merito così sia alla giustizia, sia all'ARIS nello sforzo sostenuto per
riequilibrare un po' ciò che stava avvenendo come scempio sotto i loro occhi e,
in un primo momento sembrava, con la loro complicità.
Queste carte fanno parte naturalmente del faldone processuale a mio carico,
riguardo la mostra.
E' evidente che sto pubblicando questi fogli, come legittima difesa, viste le
accuse anche pesanti che mi sono rivolte. Se finora ho taciuto perché c'erano
procedimenti penali a mio carico dai quali volevo uscirne senza intralciare
eventuali indagini, ora non posso più tacere a difesa della mia professionalità
e onore.
Se la mia ex amica non avesse fatto tutte queste cose contro di me (e anche
verso altre colleghe, a quanto pare), nessuno l'avrebbe degnata di uno sguardo,
nessuno avrebbe messo fuori quanto ha fatto, nessuno ne avrebbe avuto neanche
il ricordo. Ma tutto ciò probabilmente alla signora non era tollerabile: meglio
eventualmente essere a sua volta attaccata che cadere nell'oblio di tutti.
Della serie: parlate pure male, ma parlate di me!!!
(Anche in questo caso se cliccate sopra l'immagine e la salvate potrete
leggerla in tutta la sua interezza). Alcuni nomi, firme e altri dati sensibili
sono stati omessi per ragioni di privacy.
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