Uscire da una setta

Ho ascoltato oggi l'intervista a Michelle Hunziker su canale5, dopo la recente pubblicazione del suo libro riguardante l'esperienza settaria.

Cosa dire?
Mi fa piacere che si sia ripresa da questa brutta esperienza, ma ci tengo a sottolineare due aspetti che io ripeto sempre a chi si rivolge a me:
 
1. Prima o poi chi entra volontariamente in una setta (nel senso che non ci nasce dentro, per esempio) ha momenti di dubbio e ripensamento e, magari dopo anni, esce perlopiù da solo dall'esperienza negativa. Il problema è semmai in che stato ne esce e se riesce a ricostruirsi una vita. E' in questo passaggio che entrano eventualmente in scena persone come me. Chi invece vi garantisce che rivolgendosi a loro tireranno fuori la persona dalla setta sicuramente mentono o aggiungono violenza a violenza.
 
2. Anche Michelle, come la stragrande maggioranza di coloro che escono da un'esperienza devastante, ricadono nei medesimi errori, cioè passano da un santone all'altro, da un gruppo "carismatico" a un altro, da una setta a un'altra. E' terribilmente difficile guidare questo passaggio perché le persone si sentono particolarmente vulnerabili e hanno paura, per cui continuano per un pezzo a cercare rassicurazioni facili, senza rendersi conto che invece l'autostima diminuisce ulteriormente. Così anche Michelle è passata da fra Elia, da p. Amorth e i carismatici, da Medjugorje e forse da altri.
 
Beh, io continuo a ripetere: fatevi aiutare, non improvvisate un percorso d'uscita, lasciatevi consigliare soprattutto da chi a sua volta non vi promette soluzioni facili e immediate (come alcune associazioni d'aiuto fanno), ma costruisce con voi un cammino che vi faccia riacquistare la piena libertà di pensiero e di vita.

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