Ufo e cristianesimo

La credenza nella presenza degli extraterrestri rimane ben radicata e molte nuove religioni si rifanno a questa fede: alcune indagini sociologiche hanno messo in evidenza che in questi tempi la credenza nei dischi volanti rappresenta la fascia più ampia di credenza popolare.

         L’idea dei dischi volanti vide la luce il 24 giugno 1947, quando un certo Kenneth Arnold disse di avere visto nello stato di Washington nove dischi misteriosi che solcavano il cielo. Kenneth diede quindi l’avvio a tutta la serie di avvistamenti che compongono l’ufologia moderna, anche se già nel secolo scorso alcuni medium dicevano di avere contatti telepatici con esseri provenienti da altri pianeti. Anche molta magia odierna si rifà all’esistenza di antiche civiltà distrutte (Lemuria, Atlantide, Ur, eccetera), fondate da extraterrestri o immigrate in altri pianeti dopo la loro distruzione ad opera di eventi catastrofici o di distruzioni atomiche, ma che continuerebbero a dirigere le sorti dell’umanità attraverso appunto riti magici o sedute medianiche.

         Il culto ufologico odierno prende spunto quasi esclusivamente dallo spiritismo (anche nei gruppi che si professano cristiani) e in particolare dai concetti religiosi della Teosofia (che ebbe inizio nell’800) che vede i “maestri misteriosi” vegliare sulle sorti dell’umanità e, dato che all’inizio della storia teosofica questi maestri erano pensati come viventi e operanti in Oriente, ora che è possibile controllare di persona le affermazioni spiritistiche teosofiche, si è pensato di trasferirli su astronavi orbitanti intorno alla terra o su altri pianeti in collegamento con noi attraverso la mente o lo spirito.

         Anche tutte le correnti del new-age asseriscono e proclamano incessantemente l’esistenza di astronavi attorno a noi, con le quali ci si potrebbe mettere in contatto solo telepaticamente o attraverso il famoso channeling o canale di contatto medianico (le vecchie sedute spiritiche), o, attraverso  i viaggi astrali che sono sempre di provenienza spiritistica.

         Le sedute medianiche e addirittura l'ipnosi regressiva sono i veicoli di trasmissione di messaggi con gli extraterrestri che continuano a guidare le sorti delle persone e che, sembrerebbero non lasciarci mai soli (infatti un famoso gruppo ufologico si chiama appunto Nonsiamosoli) e interessarsi attivamente non solo a quello che avviene su questa terra ma anche alle nostre coltivazioni (si parla di misteriosi cerchi nel grano dove i dischi volanti atterrano e prelevano campioni) o alle belle ragazze (abduction).

         In questo ultimo caso ci si riferisce agli studi che sono stati compiuti, sempre per accertare l’ormai “inconfutabile” presenza dei marziani fra di noi, su ragazze del Kazakistan (Russia) che affermavano di essere state rapite, usate in strane ricerche, violentate dagli abitanti di altri mondi e poi che si sarebbero ritrovate in attesa di piccoli umanoidi, né uomini né alieni, e che improvvisamente hanno avuto la repentina mancanza del feto nel grembo materno, “sparito nel nulla” perché agli alieni serve un grembo materno da fecondare ma poi devono fare crescere il feto da altre parti per complicate ricerche genetiche. Sembra una favola, ma decine di persone hanno attestato questo fatto, creando una vera psicosi collettiva fra le ragazze che non uscivano più di casa per paura della “violenza sessuale aliena”.

         I culti ufologici devono però la loro origine anche a gran parte del mondo dei racconti fantascientifici, se si pensa a grandi scrittori come Giulio Verne che già nel 1800 ipotizzava i temi che verranno poi ripresi dai “contattati” e da tutto quello che ancora non ci si spiega con esattezza (come il mondo dell’occultismo) e che spesso si ricollega a scritti e soprattutto dipinti e disegni di civiltà passate come l’antico Egitto, la Mesopotamia, le civiltà precolombiane.

         Durante i famosi “avvistamenti” di UFO (ricordiamo che UFO non significa oggetti provenienti dallo spazio ma solo oggetti non identificati, non classificabili  immediatamente tra le nostre conoscenze) gli spettatori ravvisano gli oggetti più impensati, di tutte le forme, colori, velocità, spostamenti, ore e luoghi, con o senza “abitanti”: si hanno avvistamenti di oggetti a forma di sigaro grigio che in breve scompare, o di disco verde che compie strane evoluzioni nel cielo, o di pallone da rugby che sfreccia nel cielo, o di piatto capovolto d’oro e bianco che si muove a zigzag, o stile pianeta Saturno con anelli annessi di materiale cosmico, e infine di triangolo o cono che si muovono molto lentamente.

         Ma quanti mezzi di locomozione posseggono questi extraterrestri? O, possibile che con una “flotta” tanto vasta non si possano identificare, localizzare negli atterraggi o negli spostamenti?

         Non si parli poi di coloro che hanno avuto “l’immensa fortuna” di essere contattati direttamente dagli alieni e che ne riportano l’esperienze: chi li vede verdi con le antenne, chi piccoli, piccoli, con grandi occhioni neri e marroni di aspetto, chi enormi, più di tre metri nudi e viscidi come lucertole, chi simili agli uomini e ricoperti da grande tute d’argento e caschi, chi specie di esseri totalmente diversi da noi, con code, più occhi e arti, con proboscide, con scaglie, con o senza capelli, eccetera all’infinito.

         Possibile che ci siano tante civiltà attorno a noi, tutte diverse? Non si può ipotizzare, a questo punto, che questi avvistamenti siano il normale risultato della suggestione, o della fantasia, o di una mente malata?

         In questo modo non si vuole escludere lo studio serio del cosmo e dei misteri che lo circondano: anche gli astronomi (soprattutto tramite la radioastronomia) hanno tentato di mandare nello spazio codici e immagini che permettessero alle eventuali forme di vita alternativa di mettersi in contatto con noi, anche se da mondi molto lontani, ma nessuna risposta è finora giunta.

         Se davvero questi alieni sono sempre in mezzo a noi, potrebbero essere anche tanto gentili da rispondere (se pur in modo anonimo) alla “corrispondenza”!

         La scienza a questo riguardo parla chiaro: dalle conoscenze della fisica e della biologia che possediamo allo stato attuale, non è possibile che altre civiltà, eventualmente presenti su altri pianeti (nel nostro sistema solare è già fuori discussione che non vi siano altre forme di vita, neanche primitive come i protozoi), possano raggiungerci. Necessiterebbero di troppo tempo e, anche ammesso che avessero conoscenze maggiori delle nostre, troppe generazioni dovrebbero passare perché un’astronave partita da chissà dove raggiunga noi. E poi possibile che si possa ammettere conoscenze diverse e maggiori delle nostre per gli spostamenti ma, i sostenitori delle presenze aliene, non riescono a ipotizzare forme di vita completamente diverse dalla nostra: o forme umanoidi o forme robotizzanti (che chiusura di mente per il Creatore!).

         Quella che può rientrare nella pura ricerca di vita su altri pianeti o di studi scientifici, cambia aspetto e riveste i panni delle religioni alternative a cui aderire e credere per fede e non per razionalità.

         L’orientamento dottrinale dei gruppi ufologici è quello che ci permette di distinguere varie categorie: cristianizzanti (es. Centro studi Fratellanza Cosmica), orientaleggianti (es. Aetherius Society) e atei (es. i Raeliani).

         Vi sono delle caratteristiche generali che accomunano questi credenti negli extraterrestri e che sono riassunti da un sociologo di Montpellier, Jean-Bruno Renard:

  1. la trascendenza e la perfezione degli extraterrestri, esseri benevoli che vengono “dall’alto” e che sono infinitamente più perfetti degli uomini;
  2. una “nuova rivelazione”, trasmessa al fondatore che viene incaricato di diffonderla nel mondo, e che talora svela il “vero” significato delle antiche scritture religiose, in particolare della Bibbia, mostrando per esempio che le grandi civiltà antiche sono venute dallo spazio o che gli uomini sono stati creati non da Dio, ma da extraterrestri;
  3. un catastrofismo che annuncia avvenimenti apocalittici da cui tutti - o solo alcuni - saranno salvati solo grazie all’intervento dei fratelli dello spazio;
  4. un messianismo fondato sulla credenza dell’imminente manifestazione pubblica degli extraterrestri sul nostro pianeta, che deve essere preparata dall’opera di una minoranza illuminata;
  5. un millenarismo secondo cui la venuta degli extraterrestri inaugurerà una nuova età dell’oro (Età dell’Acquario);
  6. il fascino della tecnologia e della scienza, che porta i culti ufologici a definirsi raramente “chiese” e a presentare le loro teorie come scientifiche;
  7. gli “antecedenti mistici” dei fondatori e degli adepti dei culti dei dischi volanti;         Non è difficile notare come tali proposizioni fondamentali siano in antitesi con la fede cristiana e come servano a manipolare a proprio uso e consumo le menti e le vite delle persone che si avvicinano ad esse: proviamo quindi a rivederle una per una nell’intento di capire.

Queste caratteristiche comuni dei culti ufologici portano a non demonizzare le persone che si mettono in ricerca scientifica sui misteri dell’universo o che si avvicinano con cuore sincero alla cosiddetta “ufologia” che è comunque una branca eterodossa della scienza, ma a mettere in guardia dai movimenti che diventano nuove religioni e che sorgono intorno a personaggi che si professano contattati dalle entità extraterrestri e si pongono a guida assoluta dei propri seguaci.

  1. la fede cristiana vede l’uomo come una creatura limitata, ma ne lascia trasparire anche tutta la grandezza e l’intelligenza, soprattutto se guidata dalla Grazia divina; nessuna creatura è superiore all’uomo se non gli angeli (difatti nella revisione delle sacre scritture da parte dei culti ufologici, proprio gli angeli vengono identificati come le manifestazioni degli extraterrestri), che però hanno caratteristiche e personalità e collocazione ben definite.
  2. l’uomo non sarebbe creato da Dio ma dagli extraterrestri (e loro chi li ha creati?): questo toglie all’uomo l’esigenza e la libertà di rispondere delle proprie azioni al Creatore e al suo disegno sull’uomo, compiuto già in Gesù Cristo; inoltre mette l’adepto in totale sottomissione al leader del gruppo come unico intermediario, unico sacerdote tra la “divinità creatrice” e l’uomo che non può avere facile accesso a tale idolo.
  3. «Quanto a quel giorno o quell’ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre» (Mt. 24,36): neanche gli extraterrestri! Oltretutto questa “fine del mondo” non sarebbe neanche collegata ad un ritorno del Signore, ma solo ad una presa di possesso della terra da parte degli alieni che la troverebbero così già bella e pronta per essere colonizzata da loro: la fede cristiana non insegna questo.
  4. viene cancellata totalmente la figura e l’opera di Cristo, attendendo ancora la “rivelazione” di esseri messianici e in grado di salvare l’umanità.
  5. questa proposizione prende spunto dalle teorie del New Age (attualmente il più grande movimento spirituale presente nel mondo) e direttamente dalle teorie spiritistiche della Teosofia che vede in pochi “maestri nascosti e illuminati” i salvatori del mondo e comunque i soli in grado di preparare la reincarnazione degli spiriti su questa terra.
  6. la pseudoscientificità di queste chiese è l’aspetto più inquietante e più difficile da combattere: bisogna saper vegliare quando un gruppo si presenta come studioso di ufologia scientifica o quando invece detta assiomi che si rifanno alle caratteristiche sopracitate e che lo mettono subito in relazione diretta con le sette.
  7. l’ultima proposizione è quella che più fa riflettere: attenzione a quando il leader del gruppo vanta iniziazioni precedenti di tipo magico-spiritistico o quando vanta precedenti fenomeni mistici, visioni del soprannaturale, stigmate o altre fenomenologie cosiddette paranormali. Per indagare scientificamente l’universo non c’è bisogno di essere dei mistici: questo è solo sfruttabile nella manipolazione della credenza o della suggestionabilità altrui per creare appunto un nuovo culto alternativo.         Nell’uomo che si sente solo nella società contemporanea, gli extraterrestri venuti dallo spazio occupano il posto che un tempo era di Dio: «Da qualche parte c’è qualcuno che pensa a noi e in caso di pericolo può salvarci». Come si è già visto questo tipo di esperienze religiose sostitutive attrae in primo luogo clienti potenziali dell’occultismo e della divinazione, mentre proprio la chiaroveggenza e la telepatia sono i due fenomeni abitualmente riscontrati all’interno di questi nuovi culti.

         Non è difficile comprendere come tutto il culto ufologico si ponga in contrasto con la fede cristiana che molti hanno liberamente deciso di professare e che vede Gesù Cristo come l’Unico Signore.

         In Italia abbiamo la presenza di diversi gruppi ufologici, fra i quali è bene ricordare (per la loro estensione) il Centro Studi Fratellanza Cosmica - Nonsiamosoli di Eugenio Siragusa, che si professa come appartenente ad un profondo cattolicesimo - gli extraterrestri non sono altro che il Cristo, la Madonna e vari esseri soprannaturali che si sarebbero a lui manifestati e va in giro con vistose cicatrici che afferma essere stigmate a lui donate durante le visioni e i dialoghi con queste entità (piuttosto grottesche a dir la verità), e il Movimento Raeliano di Rael, giornalista francese, che si professa invece totalmente ateo (siamo creati dagli extraterrestri perché Dio non esiste) e che non si pone il problema del creatore degli extraterrestri che sono comunque visti come gli esseri supremi (i raeliani rappresentano il più diffuso movimento ufologico).

         Se poi, anche se è un’ipotesi piuttosto azzardata, vi fosse davvero la possibilità di entrare in contatto con esseri provenienti da altri pianeti, dopo il primo stupore potremmo accoglierli con grande carità e rispetto per altre forme di vita, lodando e ringraziando il Signore, autore della vita e della creazione in tutte le sue forme.

Silvana Radoani - 2017

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